Descrizione
Fino al 1922 ha lavorato nella bottega del padre come falegname e incisore.
Nel maggio del 1915 è stato chiamato alle armi.
Terminata la guerra rientra in paese e nel 1921 gli vengono affidati i lavori di restauro della Chiesa della Madonna dell’Aiuto.
L'anno successivo si trasferisce a Milano, dove frequenta la scuola serale d'arte di Brera.
Inizia quindi l'attività grafica, disegnando per la pubblicità, e in seguito per una serie di illustrazioni di libri per ragazzi (1927) e poi l'incontro con il mondo dell'editoria dei fumetti.
Chiletto esordisce sul settimanale Jumbo dell’editore Vecchi, ma il salto di qualità nella sua produzione e nei fumetti si ha nel 1938, quando inizia a pubblicare sulle pagine del Vittorioso la saga storica Andus e poi nel 1939 con il fumetto salgariano Alla conquista di un impero.
La fama di Chiletto nell’universo del fumetto italiano si deve però, soprattutto alla sua seconda produzione salgariana, che prende corpo, tra il 1946 e il ’48, con il “Ciclo dei Corsari” sul settimanale Salgari.
Nel secondo dopoguerra ritorna al paese natale, dove realizza opere pittoriche di carattere religioso per le chiese di Torcegno, Telve, Ronchi, Albaredo di Vallarsa e Bosco di Civezzano. Pressoché negli stessi anni realizza dipinti a carattere devozionale e molte opere per amici e compaesani.
Chiletto muore nel 1976 all’età di settantanove anni.
Immagine tratta dal libro "Francesco Raffaele Chiletto 1897-1976" - Provincia Autonoma di Trento - Assessorato alla Cultura
Immagine tratta dal libro "Francesco Raffaele Chiletto 1897-1976" - Provincia Autonoma di Trento - Assessorato alla Cultura